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ARGENTO E CORALLO. MOSTRA SULLE ARCHITETTURE BAROCCHE
SABATO 19 SETTEMBRE 2020: ORE 10,00 MUSEO DIOCESANO
Dopo il successo al Castello Ursino di Catania, arriva a Palermo, per volontà del comitato promotore di cui fanno parte l'Arcidiocesi, la Presidenza della Regione Sicilia, l'Assessorato Regionale ai Beni Culturali, la Soprintendenza di Catania e di Palermo, l'Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici e il Museo Diocesano di Palermo, la mostra: ARCHITETTUTRE BAROCCHE IN ARGENTO E CORALLO.
L'esposizione sarà godibile nelle sale del piano nobile del Palazzo Arcivescovile dove ha sede il Museo Diocesano di Palermo, uno dei più grandi nel suo genere in Italia.
Il tema è la bellezza nel sacro rappresentata dalle scenografie architettoniche; le eccellenti capacità degli artisti e delle maestranze siciliane nell'ambito delle arti decorative sono le protagoniste della mostra.
Ideato, allestito e coordinato da Rosalba Panvini, Salvatore Rizzo e Angelo Bruccheri il percorso si articola in undici sale in cui scorrono in rassegna gli straordinari rivestimenti decorativi, meglio noti come paliotti, realizzati in argento, sete e corallo durante la stagione barocca, tra il Seicento e il Settecento.
Il motivo della fortuna artistica del paliotto in epoca barocca risiede nella centralità liturgica rivestita da questo elemento; infatti il paliotto è la copertura dello spazio basso dell’altare.
I manufatti, opera di maestranze trapanesi, messinesi e di ricamatori siciliani, sono suddivisi per temi e illustrati da pannelli esplicativi che accompagnano il visitatore; a dare maggiore risalto alla brillantezza dei colori e dell’argento è il fondo nero dell’allestimento.
Per questa occasiono sono stati prestati al Museo Diocesano di Palermo due paliotti ricamati rappresentanti Santa Rosalia.
L’auspicio espresso dall’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice è che quanti si soffermeranno ad ammirare la bellezza estetica di questi autentici capolavori, opera delle mani dell’uomo, possano sollecitare anche gli occhi del cuore contemplando l’invisibile attraverso il visibile. Tali opere d’arte, ricorda ancora il presule, con i loro preziosi materiali, con i soggetti che raffigurano, sono un’offerta a Dio e i materiali che li costituiscono, lino, seta, argento, corallo, oro, legno, marmo, pietre preziose, celebrano la bellezza del creato.
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